L’Italian Job Race si è ormai guadagnata di diritto un posto fra le manifestazioni internazionali di alto livello, quest’anno per la prima volta viene fatta fuori dal territorio italiano, più precisamente in Spagna a La Nucia. La Nucia è molto vicino a Benidorm, nota località marittima meta di numerosi turisti di tutta europa che affollano hotel e strade nel periodo estivo. La data della gara è l’ultimo week end di agosto, ho deciso quindi di aggiungere una settimana ai 3 giorni di gara in modo da avere un po’ di tempo da spendere in questa fantastica location spagnola.
LA PISTA
La pista è realizzata all’interno di un centro sportivo dove ci sono campi da calcio, da tennis, una pista da trial, ed una da ciclocross, nonchè una pista da skateboard oltre che 2 piscine, una indoor ed una outdoor… Veramente il paradiso dello sportivo. La pista da buggy dove si svolge la gara è molto ampia, veloce e complessa, i salti sono ben fatti ed il colpo d’occhio per chi arriva in pista è veramente di livello.Girarci senza commettere gravi errori non è troppo complicato, quando però si tratta di dover andar forte, e far scendere i tempi sul cronometro comincia a diventare complicato in quanto come del resto in tutte le piste con carreggiata molto ampia, si rischia di percorrere tanta strada, e di lasciare a spasso decimi preziosi per il semplice fatto di non chiudere bene tutte le curve. Per le caratteristiche del tracciato incorporo un video dove sono spiegate bene tutte le insidie del tracciato commentate dal Mau (organizzatore)
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LA GARA
Circa 200 piloti partenti in questa gara che come tutti i grandi eventi si svolge in categoria unica, con la sola ed ovvia divisione delle categorie di macchina, ci sarà quindi una gara 1:8 brushless ed una gara 1:8 nitro. Noi come in quasi tutti i casi simili propendiamo per correre entrambe le categorie. La gara si svolge in 3 giorni, il venerdi per le prove libere, il sabato per le qualifiche e le prime fasi di scrematura, e la domenica dove avranno luogo tutto il resto delle finali.
IL VENERDI – Prove libere
Nella giornata di venerdi ci sono due manche libere da 7 minuti e 2 manche da 5 minuti dove contano i 3 giri migliori consecutivi per effettuare il reseeding delle batterie. Abbiamo quindi pochissimo tempo a disposizione per imparare il tracciato e settare la macchina, considerando anche il classico mutamento del tracciato che si presenta ad inizio giornata con un grip bassissimo dovuto alla polvere depositata durante i lavori di mantenimento del tracciato, decido quindi di non toccare la macchina e di concentrarmi solo sulla guida in quanto la tenuta sicuramente andrà ad aumentare manche dopo manche fino ad arrivare addirittura a gommarsi. Con il reseeding riesco a centrare la prima manche per la categoria brushless, mentre nel buggy purtroppo dovrò partire dalla seconda in quanto non sono riuscito ad inanellare 3 giri consecutivi degni di nota. Non mi preoccupo più di tanto in quanto avrei chiuso all’ottavo posto se invece dei 3 giri avessero tenuto conto dell’intera manche da 5 minuti.
IL SABATO – qualifiche
Anche le qualifiche sono molto difficili in quanto ci sono soltanto 3 manche a disposizione, e ne tengono buone solo 2 su 3, così facendo gli errori devono essere ridotti all’osso e tutto deve andare per il meglio per poter accedere nei primi 12 dell’elettrico e guadagnarsi la finale A e nei primi 20 dello scoppio per essere in semifinale diretta il giorno successivo, senza dover passare dalle fasi di scrematura, dove volenti o nolenti, possono esserci sempre incognite dietro l’angolo, fortunatamente centro l’obiettivo e chiudo 8° nell’elettrico e 16° nello scoppio.
LA DOMENICA – FINALI A BRUSHLESS – Semifinali e Finali NITRO
Finale A 1:8EP LEG1
La prima cosa in programma la domenica mattina è la prima delle 3 finali A della categoria brushless. Complice una partenza disastrosa navigo costantemente dalla ottava all’undicesima posizione senza mai riuscire a guidare tranquillo e veloce. Chiudo quindi al 9° posto questa prima finale.
Finale A 1:8EP LEG2
Nella seconda finale dell’elettrico invece parto molto bene, riesco a districarmi bene dal gruppo di coda e mi posiziono in sesta posizione. Una volta sgranato il gruppo, rimango fra la sesta e la settima posizione fino all’ultimo minuto di gara, ma ahimè, un mio errore di settaggio sull’esc (LIPO-CUT OFF) mi costringe al ritiro da questa seconda finale.
Finale A 1:8EP LEG3
Nella terza finale dell’elettrico, dopo alcuni piccoli ritocchi al setup, riesco finalmente ad essere competitivo, partendo bene e lottando tutta la gara per la quarta posizione. Intorno al settimo minuto di gara commetto un errore da recupero e decido quindi di accontentarmi della quinta posizione passeggiando gli ultimi 2 minuti di gara. Con un 9° posto ed un 5° posto chiudo la mia gara al 9° posto finale, l’unica nota di rammarico è che a conti fatti nella seconda finale se non mi fossi ritirato avrei guadagnato 2-3 posizioni sulla graduatoria finale, purtroppo però le gare sono fatte così e ci accontentiamo di essere nella top 10 della categoria BRUSHLESS
Prove libere semfinalisti diretti
Siamo vicini all’ora di pranzo, e sono in programma le prove libere dei semifinalisti diretti, dove dopo aver modificato qualche parametro di setup ed essere salito di una mescola mi trovo una macchina molto veloce e costante. Sono quindi consapevole che se tutto fila liscio riuscirò a passare in finale.
Semifinale
Eccoci giunti alla semifinale della categoria regina della gara. Come mio solito la partenza non è delle migliori, sono quindi costretto ad una rimonta dall’11esima posizione, la macchina và bene e mi trovo a mio agio con la guida, riuscendo ad essere anche abbastanza veloce, grazie anche alle modifiche del setup e della gomma provate durante le prove semifinalisti. La rimonta riesce fino al quarto posto ma all’ultimo giro commetto un errore e chiudo al quinto posto la semifinale che comunque vale la mattonella numero 12 per i 45 minuti del main event.
Finale
Finale top con ben 5 finalisti europei e numerosi top driver spagnoli e portoghesi. Complice anche le 2 gare importanti già fatte su questo tracciato, fanno si che il livello sia altissimo e la finale sia tirata dal primo al 45esimo minuto. La partenza questa volta è ok e mi districo bene, la macchina è veloce e riesco a tenere il passo del gruppo centrale della gara. Dopo i primi minuti a posizioni sgranate mi ritrovo fra la sesta e l’ottava posizione. Quando mi ero saldamente stabilizzato in settima posizione però l’incognita appare, la gomma anteriore sinistra si comincia a scollare, manca circa un terzo di gara al termine, e dopo una veloce valutazione decidiamo di non cambiarla. Purtroppo l’ultimo quarto d’ora è disastroso, commetto diversi errori e perdo ben 3 posizioni. Chiudo quindi al 10° posto riuscendo però a centrare la top 10 in entrambe le categorie.
PREMIAZIONI E FESTA CONCLUSIVA
Che dire, ormai il marchio Italian job è sintomo di gara internazionale, ma questa volta, più che una gara è stato un EVENTO, con la E maiuscola, in tutto e per tutto, dall’organizzazione all’area ristoro con Paella e sangria, dalla gestione della gara sempre impeccabile, alle vallette che giravano in pista per le foto, alla macchina della redbull che distribuiva gratuitamente a tutti una lattina della nota bevanda energetica. La cerimonia di premiazione però è parte dell’evento, e credo sia rimasta e rimarrà nelle menti di tutti i presenti perchè sfruttando la presenza di uno degli astri del FREESTYLE che risponde al nome di Edgar Torronteras si è svolta una sorta di dimostrazione con dei giri di pista di Edgar con la moto e di Robert Batlle con un Buggy a scoppio.
Il risultato è stato il pubblico in delirio e la creazione di un qualcosa di unico che ha lasciato nei cuori delle persone una irrefrenabile voglia di tornare ad uno degli eventi Italian Job Race.
Photos and Videos by INFORC.NET and CIRCUSRC NEWS