Garetta fra amici nella pista più vicina a casa, nella quale non avevo mai neanche varcato il cancello di ingresso.
Alcune volte nella vita accadono questi paradossi, calendari fitti e impegni familiari hanno fatto si che non avevo mai visto di persona una pista che si trova a 24 minuti di macchina dalla mia abitazione.
LA PISTA
E’ stata una piacevole sorpresa quella che mi sono trovato davanti nella giornata di domenica 8 marzo 2020. Piacevole per diverse ragioni, la prima è che il venerdi era stato totalmente caratterizzato da fortissimi temporali, tanto dal farmi desistere addirittura dal presentarmi il sabato per i test, ed invece non solo la pista era buona domenica, ma già dal sabato si poteva girare senza alcun tipo di problema in quanto è stata realizzata con tutti gli accorgimenti possibili per evitarne l’allagamento. E’ presente infatti tutta una sere di canali di scolo che permettono all’acqua di defluire. Oltre a questo un layout di tutto rispetto, molto tecnico e curato. Ci sono tutti i confort che un miniautodromo da modellismo può offrire come il lavabo con acqua, l’aria compressa, la corrente ogni singola postazione box, ed ovviamente i box coperti spaziosi e funzionali.
IL LAYOUT
Il layout appare semplice, ma riserva diverse insidie, iniziamo col dire che non presenta nessun ostacolo artificiale, nessun punto in moquette ne in altro materiale che non sia terra. non ha High jumps o ostacoli che si fanno in sospensione, dove è più facile rompere il modello. Quindi si adatta molto anche ai neofiti. Il tracciato è sinistrorso, quindi si procede con il rettilineo da sinistra a destra dalla visuale del palco guida, al termine della staccata a fine rettilineo abbiamo una 90° chiusa a sinistra, che immette in una S ampia che si fà comunque diritta a patto di centrare la traiettoria giusta, da questa S bisogna staccare nel modo corretto per trovare la corda di una 180° a sx in leggera sopraelevata. una volta chiuso questo tornante abbiamo una 45° veloce a destra ed immediatamente dopo un tornante 180° a sinistra, che per farlo veloce si deve sfruttare a pieno il trasferimento di carico della macchina per far scorrere il posteriore e guadagnare trazione in uscita di curva, a seguito abbiamo un 180° a destra che ci porta verso la prima serie di 2 doppi, il primo molto facile, il secondo invece bisogna farlo quasi obbligatoriamente sulla discesa in quanto abbiamo una 180° a destra praticamente al culmine basso della rampa, che và presa strettissima per non perdere decimi preziosi.
A seguito abbiamo un curvone a 180 gradi molto ampio che però secondo la mia interpretazione và preso come fossero 2 curve separate facendo spigolare la macchina per cercare di preparare il “double-single” successivo, dove, sempre secondo la mia interpretazione conviene atterrare più vicino possibile alla rampa del “single” per guadagnare qualche decimo prezioso, dopo il 2+1 abbiamo una breve accelerazione che ci porta ad un nuovo tornante a 180° con una gobba al centro che va obbligatoriamente “copiata” cercando di non far staccare assolutamente le ruote da terra, ancora breve strappo e troviamo una 45° sinistra ed un piccolo panettone praticamente in curva che smuove molto il tracciato, il panettone và calibrato abbastanza bene per preparare la section successiva dove troviamo un doppio salto che và “tagliato” nel modo corretto per prendere la corda del successivo curvone sinistrorso che ci porta dal lato esattamente opposto a quello del palco. al termine del curvone abbiamo un rettilineo che termina con un’altro panettone abbastanza basso che porta ad una 180° sinistra dove, data la natura del terreno abbiamo la tendenza costante al sottosterzo. breve accellerazione ed ancora un “quasi 180°” a destra che immette in un curvone veloce dove conviene stare il più possibile cuciti al cordolo interno per percorrere quanta meno strada possibile. Il curvone termina con una 90° a sinistra e ci si lancia sul rettilineo passando da una “S” che si affronta a pieno gas.
LA GARA
La mattina vengono date 2 ore di prove libere a partire dalle 8:00 che poi in realtà si sono trasformate in tre e mezzo… Per quanto riguarda me, come ripeto vedevo la pista per la prima volta, ed avevo la macchina in assetto IBR. Pertanto effettuo un paio di scariche per imparare il disegno della pista, e successivamente inizio a provare un po’ di gomme. Provo Amazzonia, Bangkok, Sahara e Miami. Purtroppo non riesco a provare le Roma che a parer mio sarebbero state il compromesso giusto fra facilità di guida e prestazione. Ma ahimè non le avevo con me. Ad ogni modo la scelta delle gomme ricade subito su Bangkok SS che ritenevo le più performanti anche se un filo difficili da guidare. Per chi magari ha meno capacità di guida consiglio senza ombra di dubbio di usare le SOFT in modo da ridurre le reazioni della macchina e la centrifuga delle gomme in accellerazione, che in questa categoria si sente molto. Una volta “bloccato” il parametro gomme, passo a provare alcune configurazioni della macchina, porto infatti subito la convergenza da 3° a 2,5° guadagnando molta percorrenza del posteriore in curva. e abbasso tantissimo la macchina portando l’altezza a 22ant 28post In modo da favorire il trasferimento di carico sui numerossissimi tornanti, purtropppo avrei dovuto anche abbassare i differenziali, ma il poco tempo a disposizione, non mel’ha permesso, pertanto rimango con un poco indicato 10000 10000 4000.
A quel punto cerco di mettere a posto gli ammortizzatori provando sia 8×1,2 tapered ant e 8×1,3tapered rear, sia 8×1,3tapered front che 8×1,4tapered rear ed infine i classici 8×1,2 diritti davanti e 8×1,3 diritti dietro trovando quest’ultima come la configurazione migliore. Partono le manche di qualifica e nella prima compio 3 errori e chiudo secondo. Nella seconda e nella terza riesco a chiudere 2 clean heats, assicurandomi 2 TQ. Prima dell’ultima manche ho anche sostituito i piattelli davanti passando da 8x 1,2 a 8×1,3 a fori diritti con olio 650ant e 500 post ottenendo un notevole miglioramento in termine prestazionale. e siglando il nuovo record della pista in 34,780.
Devo prendere queste occasioni anche come allenamento, pertanto nella prima finale ho deciso di correre con le stesse bangkok molto usurate di tutta la giornata, in modo da avere la difficoltà in più di dover aprire il gas nel modo corretto e gestire la bagarre anche a gomma finita. al termine dei 10 minuti chiudo in testa. Pertanto decido di partire ancora una volta con la stessa gomma con 14 scariche per la seconda finale. Purtroppo però questa volta mi và male. Un contatto di gara al terzo giro mi costringe a rimontare dalla 5° posizione, ed a 2 minuti dalla fine quando avevo il primo ad una curva scarsa si scolla la “ormai esausta” anteriore sinistra. Provo ugualmente a tenere il passo ma finisco per compiere un errore e chiudo secondo. Nella terza finale, anche a seguito dello scollaggio sono costretto a regalare un set di gomme nuove alla mia mp9evo. E lei mi ricompensa con una finale di tutto rispetto dove riesco a chiudere in prima posizione con un best lap di 34.887 ed una media/giro di 35,9 (compreso tutti i doppiaggi).
Bella domenica spensierata passata in ottima compagnia e con ottime persone. Spero che il calendario mi consenta di poter ripetere questa esperienza che reputo più che positiva.